Il problema dello smartphone nell’educazione dei figli

Impossibile non notarlo quando siamo in giro, sul tram o in treno: tutti hanno un cellulare in mano. In quanto utile mezzo di comunicazione che consente il rapido e semplice accesso a fonti di informazione e di apprendimento, ormai è parte integrante e irrinunciabile della nostra vita quotidiana. Bambini e ragazzi utilizzano il cellulare soprattutto per comunicare con amici e compagni di scuola, ma anche per i giochi e altri contenuti di intrattenimento. All’interno della famiglia, il cellulare semplifica l’organizzazione della giornata. Dare conferme, chiedere informazioni o mettersi d’accordo è diventato molto più semplice.

Ma ci sono anche aspetti negativi. Nel rapporto genitori-figli, infatti, sussiste il pericolo che i dispositivi digitali compromettano la comunicazione interpersonale. Ad esempio, il segnale di messaggio in arrivo può richiamare l’attenzione del bambino sullo smartphone e distoglierlo dalla conversazione. In effetti, in bambini e adolescenti la distrazione è uno degli aspetti più negativi dell’uso del cellulare. Nella quotidianità della famiglia, specialmente quando si consuma un pasto tutti insieme (in caso di bambini piccoli, quando giocano o si mettono a letto), bisognerebbe avere la loro assoluta attenzione. Per assicurarsi che bambini e adolescenti dormano a sufficienza, poi, gli esperti raccomandano di bandire il cellulare dalle loro camere da letto durante la notte. Spesso, sono i contenuti e la durata dell’uso che portano a dei conflitti. È importante, quindi, concordare insieme determinati criteri. I consigli e le «Regole d’oro» che troverete all’indirizzo www.giovaniemedia.ch possono essere di grande aiuto per genitori e tutori.

Attraverso il confronto costruttivo e un monitoraggio fiducioso e collaborativo da parte dei genitori, l’uso dello smartphone non sarà affatto una sfida nella fase di crescita ed educazione dei figli.